Cuore di baccalà su crema di zucca con finferli e chiodini





Un piatto semplice ma genuino, che contiene l'incanto dell'autunno.
Zucca e funghi in questo periodo sono il must e ho voluto utilizzarli in questa ricetta, insieme a pregiati filetti di cuore di baccalà precotti della linea prontocuoci di Tagliapietra (vedi anche qui).



Il risultato é molto gustoso, bello da vedere e sano da mangiare.
Passiamo alla ricetta.

Ingredienti per 4 persone
1 kg di zucca
100 g di funghi misti (chiodini e finferli)
Olio extravergine q.b.
1 cipolla
1 spicchio d'aglio
Brodo di verdure q.b.
Foglie di radichietto, bietolone e germogli
Una confezione di 300 g di Cuore di Baccalà Prontocuoci Tagliapietra

Lavate la zucca, avvolgetela in carta stagnola e portatela in forno a 180 gradi per 1/2, sino a che diventerà tenera.
Ritiratela dal forno, tagliatela a meta, prelevate i semi con un cucchiaio. Prelevate la polpa di zucca e conservatela da parte. Questo modo di cuocere la zucca, oltre la semplicità, mi piace molto perché amplifica e concentra il sapore della zucca, ottenendo così una vellutata ricca di sapore.
In una pentola rosolate la cipolla tagliata piccola con un po' di olio extravergine, una volta dorata aggiungete la polpa di zucca ottenuta, coprite appena con un buon brodo fatto con le verdure (sedano, carota, cipolla, erbe aromatiche e sale) e fate cuocere a fuoco basso una ventina di minuti.
Frullate bene con il mixer la crema ottenuta e mantenetela al caldo.
Intanto, in una padella con un goccio di olio extravergine ben calda, rosolate velocemente i filetti di cuore di baccalà sino a dorarli da una parte e dall'altra.
In un'altra padella, rosolate in olio extravergine uno spicchio d'aglio schiacciato e in camicia, una volta dorato ritiratelo e aggiungete i funghi misti ben puliti. Rosolateli velocemente e ad alta temperatura muovendo spesso la padella.
Impiattamento: il in piatto caldo a cappello di prete versate qualche cucchiaio di crema di zucca calda, aggiungete 3 filetti di baccalà già rosolato e caldo, i funghi rosolati e i germogli e le foglie di radichietto. Condite con un filo d'olio extravergine e servite caldo.

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Cacio Divino a Padova: i formaggi svizzeri dop sposano il meglio dei vini del Veneto





Amo unire.
Quando si tratta di eccellenze gastronomiche, sposare il meglio dei sapori di paesi diversi può essere una esperienza esaltante e del tutto normale per me che, come sapete, ho antenati in diversi parti del mondo.

Un paio di anni fa sono andata anche in Svizzera alla scoperta dei suoi formaggi direttamente nei caseifici, (qui)  una esperienza fondamentale che mi ha molto arricchita come appassionata di formaggi.


Proprio io ho avuto l'enorme piacere di pensare a questa degustazione in enoteca, dove il anima vibrante di questa serata autunnale sono stati i meravigliosi formaggi DOP elvetici abbinati, ognuno di loro alla fragrante tradizione delle etichette del Veneto.



La scelta é stata semplice, la Enoteca Antonio Ferrari in centro a Padova unisce il meglio delle eccellenze gastronomiche del mondo sia per i vini che per il menù. Il patron della enoteca, Antonio Ferrari, é un profondissimo conoscitore e amante sia di formaggi che di vini ed é stato proprio lui a scegliere i vini del Veneto (della Cantina Vignalta dei Colli Euganei) per ogni formaggio:

Lo Sbrinz DOP, il formaggio più antico d'Europa dalla pasta fondente si é abbinato alle note nobili e intense di un eccellente Pinot Nero IGT 2010.

Le Gruyère DOP, dolce e aromatico con un Sirio Moscato Secco Colli Euganei DOC 2014.

L'aromatico Appenzeller DOP, tipico delle zone della Svizzera tedesca si abbina meravigliosamente con i sentori di violetta e marasca del Rosé Friularo Metodo Classico Extra Brut.

Emmentaler DOP, il più famoso dei formaggi svizzeri é stato abbinato ad un fragrante Chardonnay Colli Euganei DOC 2014.


Il Tête de Moine DOP, celebre formaggio della Svizzera francese, da raschiare con la girolle formando le caratteristiche rosette, accompagna a meraviglia il Zingarello Moscato Semisecco 2009.

Il sublime Vacherin Mont-d'Or DOP, la gourmandise svizzera affinata in fasce di legno, é stata servita da Antonio Ferrari scaldata nella sua scatola di legno come una sontuosa fonduta e abbinata ad un corposo Rosso Riserva Colli Euganei 2010.


La serata é stata nutrita da numerosi gourmet che hanno partecipato alla degustazione, amici curiosi e ricercatori di eccellenze gastronomiche che si sono fermati sino a tarda sera, deliziandosi con questi abbinamenti e la esclusiva ed accogliente atmosfera della Enoteca.


Per finire é stato offerto un risotto alla zucca, emblema autunnale, mantecato con Gruyère e una striscia di polvere di liquirizia. Una vera delizia.



Le degustazioni continuano, Padova ha dato il via come rappresentante della Regione Veneto.
La prossima tappa sarà Lombardia, a Milano, dove i DOP Svizzeri si abbineranno ai vini lombardi.
State attenti, la prossima regione potrebbe essere la vostra!



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