E' la prima volta che partecipo al challenge di Menù Turistico. Ho sempre seguito con interesse le ricette realizzate, meravigliata dal fatto che una ricetta potesse interpretarsi in tanti modi diversi.
Confesso di essere un po' pigra a partecipare a questi contest, e la cosa mi dispiace molto.
E' succeso però qualcosa dentro di me quando ho letto che la ricetta era il coniglio alla cacciatora e mi sono domandata il perchè, dato che in Argentina il coniglio non si mangia.
Dal fondo della mia memoria è emmerso un ricordo di questo piatto che era il preferito di mio nonno italiano, ma non solo: mio padre, cresciuto in Argentina, come quasi tutti gli uomini di quel tempo andava a caccia e, quando cacciava la lepre, amava dire che l'avrebbe data al cuoco per fare il coniglio alla caciatora (naturalmente in memoria di suo padre). E' così che ho fatto una cacciatora come piacerebbe a lui, senza pomodoro e avvolta in una golosa crosta, semplicemente da mangiare con il cucchiaio seduti su una coperta come in un picnic autunale. Ho usato i suoi amati porcini, e un pò di scalogno, il tutto incendiato da un buon Jerez. Per concludere, fortunatamente ho trovato l'utilità a quella borraccia da caccia che ogni volta guardavo con tanto affetto e che era rimasta da parecchio tempo nel cassetto dei ricordi :)
Per 2 persone (2 coccotte)
400 g. di carne di coniglio tagliata a pezzetti
2 cucchiai d'olio extravergine
1 noce di burro
60 g. di pancetta tagliata a cubetti
2 scalogni grandi tagliati a fettine sottili
1 dente d'aglio
100 ml di Jerez
150 g di porcini tagliati a fettine
3 rametti di timo
1/2 rotolo di pasta sfoglia
sale e pepe q.b.
Preparate i funghi porcini puliti e tagliati a fettine. In un padellino mettete una noce di burro e un cucchiaino d'olio e portate ad alta temperatura, aggiungete i porcini e mescolate velocemente (devono essere appena croccanti ma non abrustoliti). spegnete il fuoco aggiungete le foglioline di 1 rametto di timo e regolate di sale e pepe.
Accendete il forno a 200°.
Rosolate in olio e burro l'aglio, gli scalogni e la pancetta, quando la cipolla è dorata aggiungete i cubetti di coniglio e cuocete a fuoco vivo per 5 minuti mescolando ogni tanto. Aggiungete il jerez e fate prendere fuoco per qualche secondo. Aggiungete il timo e fate cuocere per 4-5 min fino ad addensare il fondo di cottura. Spegnete il fuoco e regolate di sale e pepe. Ritirate l'aglio.
Rempite 2 cocotte con il coniglio e chiudete con 2 cerchi di pasta sfoglia (i cerchi devono essere un po' piu grandi del diametro delle cocotte). Spenellate con 1 uovo sbattuto e macinate del pepe a piacere.
Infornate sino a che la sfoglia diventa dorata (più o meno 12-15 min).
Con questa ricetta partecipo al MT CHALLENGE- Una ricetta, una sfida
Mi piacetantissimo, e domattina vedrai che abbiamo avuto un'idea molto, moooooolto simile :-)
RispondiEliminaChe bella foto!
che meraviglia di post Patricia, foto meravigliosa e ricetta da leccarsi i baffi! bravissima, a presto cara, un abbraccio...
RispondiEliminabella ricetta da passare alle mie clienti che vogliono acquistarsi le coccotte
RispondiEliminaChe originale rivisitazione tesoro, lo hai ingabbiato per benino questo coniglio, anche in deliziosa compagnia. Un grosso in bocca al lupo per la ricetta e un abbraccio forte forte
RispondiEliminaCiao patricia, che piacere aver trovato il tuo blog!Anch'io partecipo all'MT challenge di questo mese e all'inizio il titolo del mio post era uguale al tuo :)
RispondiEliminaAnche il mio papà è un cacciatore, e anche il mio nonno lo era!
Questa cocottina è davvero golosissima, la foto splendida.
Il gusto esplosivo mi piace, bravissima!
Da oggi ti seguo anch'io perchè ho visto molte altre bellissime ricette qui sul tuo blog, a presto!
^^
Condimento da leccarsi baffi e tutto il viso ^_*
RispondiEliminaBaci tesoro...
p.s bella la borraccetta
Che bella questa versione del coniglio alla cacciatora!!! Mi stuzzica tantissimo! Proprio da leccarsi i baffi!!! :DDDD
RispondiEliminaPS. Meno male che hai deciso di partecipare a questo challange...altrimenti guarda che ci perdevamo!! :)
RispondiEliminaChe bella ricetta, Patricia. E che bello condividere con noi i ricordi che questa ricetta ha richiamato alla tua memoria. Un'altra storia di nonni- e quindi di un altro tempo, dove la vita aveva ritmi diversi, più lenti, più umani e la cucina si adattava a quelli, con questi piatti di territorio, che di più non si può.
RispondiEliminaSono proprio felice che tu sia dei nostri
ale
Patricia è un ottima reinterpretazione e mi sembra davvero molto affascinante! mi piace l'idea della pasta sopra che protegge lo scrigno con il tesoro :-))))
RispondiEliminaBrava Pat..io sono esonerata dal coniglio..sto cercando un cordero..Baci
RispondiEliminaE' bello il modo in cui lo hai cucinato questo coniglio gustoso e bella l'idea della cocotte, brava un bacio e buona serata
RispondiEliminaSe il coniglio è venuto buono la metà di come sono splendide foto e presentazione.... GNUMMM !!
RispondiElimina:)
Patricia, mi stai diventando troppissimo brava in tutto!
Ciao Patricia, eccomi qui a gustarmi questo coniglio del cacciatore.
RispondiEliminaUna rivisitazione davvero stupenda!! La storia che si intravede fatta d'amore, rispetto, nostalgia, mi piace, le da un valore aggiunto!
Hai fatto davvero bene ad iniziare questo gioco con tutti noi, benvenuta!
baci
brava Pat! mi piace la tua ricetta remember, mi piace la presentazione , mi piacciono gli ingredienti! complimentissimi!
RispondiElimina(io sono indietrissimo con l'MT...mi sa che devo darmi una mossa!) BACI GRANDI
@Tutti: qui a casa qualcuno ha criticato il modo nel quale ho scritto questo post, portate pazienza, a volte le sintassi non vanno proprio bene!
RispondiElimina@Stefania: non vedo l'ora di vedere il tuo e leggere la tua storia, sono sempre divertentissime:)
@Chiara: grazie, ti abbraccio
@Andrea: già!! :)
@Federica: ti abbraccio anch'io:)
@Meggy: benvenuta, mi fa piacere questa coincidenza, tu si che hai capito le mie sensazioni, vero? un caro saluto:)
@Gaia: grazie! vero che è tanto carina?
@Tery: grazie cara, a presto:)
@Alessandra: eccoti qui:) hai proprio ragione, altri tempi e altri ritmi! Anch'io sono proprio contenta:)
@Ely: Grazie e grazie ancora per la tua risposta via mail, li farò sicuramente:)
@Simonetta: adoro el cordero! en Argentina lo hacen re bien! no veo la ora de ver tu receta, un besote:)
@Dani: ma grazie tesoro, che bel complimento!
(mio marito ha detto che è una dele cose più buone che ha mangiato fatte da me... esagerato!!)
@Ginestra: benvenuta, sono contenta che tu abbia capito ed apprezzato, un caro saluto:)
@laroby: indietrissimo? ma se li hai fatti tutti!! grazie delle belle parole, sei stupenda come sempre!!
Che dire? Io ti vedo già sul podio....;-)
RispondiElimina@ Libera: esagerata!!! felicissima di trovarti anche su FB:) ti abbraccio
RispondiEliminawow che bella, sta ricetta...
RispondiEliminase penso agli anni di "coniglio al forno, polenta e patatine" alla domenica, scappo ancora, però questa variante quasiquasi mi ci fa ripensare. Sei super ;)
Questo piatto scalda la pancia e il cuore, stupendo! E' vero che in alcuni paesi il coniglio non si mangia ma si privilegiano altre carni. In Italia invece la tradizione è molto ancorata al coniglio e questo mi piace.
RispondiEliminaBaci
Presentazione perfetta! E' un piatto troppo invitanteeeeeeeee
RispondiEliminaciao cara, è una ricetta molto interessante e che si presenta benissimo. Io non mangio coniglio, ma magari può andare bene anche con altre carni.
RispondiEliminaTu sei sempre bravissima, i tuoi piatti hanno sempre qualcosa di speciale.
Un bacione
Che meraviglia questa ricetta!!!
RispondiEliminaAnche mio nonno era cacciatore e mia nonna preparava un coniglio alla cacciatora sublime. Peccato che allora non mi interessassi tanto di cucina e adesso la nonna non c'è più molto con la testa (poverina ha ragione, ha quasi 105 anni!) ed è inutile chiederle lumi.
La tua interpretazione mi piace da matti, così come la bella borraccia!
Bellissima ricetta, foto che evocano quello che ci hai raccontato e... quella borraccia!! Piacerebbe tantissimo a mio suocero cacciatore!! Un abbraccio, Lucia
RispondiEliminama... wowwww!! questa me la segno al volo!! davvero un'interpretazione fantastica!!
RispondiEliminaSono in ritardo per il commento? Eccerto!
RispondiEliminaPerò il tuo post mi piace: belle le foto, coinvolgente il racconto e per la ricetta... ah beh, quella te la copio!
@Cinzia: Grazie:)
RispondiElimina@Edda: che bello rivederti! besos
@Ramona: benvenuta e grazie:)
@Viola: ma grazieee! penso che così venga bene anche il pollo o il tacchino
@Mapi: Ohh quanti anni ha la tua nonnina!un abbraccio anche a lei:)
@Lucia: penso che quella borraccia risalga agli anni '50, quando mio papà era ancora giovane, infatti il tappo è cromato, tipico dell'epoca. Adesso il cromo non è più permesso, infatti non la uso ma anche a me piace moltissimo. Grazie!
@Vale: grazie di cuore, a presto:)
@Carlotta: ohh finalmente! non ti vedevo più da un pezzo, come sono contenta che tu sia tornata! un abbraccio:)
E' divina..... e anche la foto è bellissima....brava....ciao Flavia
RispondiEliminaBellissimo e attirantissimo! sembra bello cremoso dentro.... A presto, Giorgia
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